Il laterizio è un ottima soluzione per l’isolamento acustico e per non sentire più i rumori del vicinato

Una pratica consigliata per ottenere un buon isolamento acustico sia per pareti di tamponamento sia per pareti divisorie tra diverse unità abitative è quella di posare i laterizi appositamente prodotti allo scopo e con alte capacità prestazionali. l laterizi ottimali sono senz’altro quelli che raggiungono un potere fonoisolante Rw superiore ai 50 dB e tali da ottimizzare le superfici utili poste tra due unità abitative limitrofe. Certamente la massa dei laterizi, quindi delle pareti gioca un ruolo fondamentale essendo di fatto la caratteristica principale dei laterizi, una massa superficiale molto elevata, in associazione alla ridotta percentuale di bucature (circa il 35%) migliora le prestazioni acustiche.

La normativa di riferimento per quanto attiene l’acustica per l’edilizia è dettata dal DPCM 5/12/97 che definisce i valori limite del rumore riscontrabili all’interno degli edifici e impone che tra due o più unità immobiliari il valore minimo di isolamento acustico deve essere pari a 50 dB.

Ciò premesso, per ottenere il migliore isolamento dai rumori è importante che la posa in opera dei blocchi di laterizio isolante avvenga nel modo più precisa possibile. La posa a regola d’arte Infatti è la fase forse la più decisiva per rispettare il limite imposto dei 50 dB imposto dalla normativa.

È pertanto indispensabile che i blocchi per le murature siano realizzate con valori fonoisolanti certificati in laboratorio, aventi almeno 53/55 dB poiché durante la posa in opera può avvenire che si verifichi una dispersione che vale circa da 3 a 5 dB dipendente dalla posa errata dei laterizi e/o della malta. Per tale motivo è nata l’idea di sviluppare un blocco monostrato che è in grado di garantire un valore fonoisolante di 58 dB, superiore dl 20% a quanto imposto dalla normativa.

Isolamento acustico tra divisori interni

Ai fini del controllo del rumore devono osservarsi una serie di principi generali e alcuni accorgimenti da considerare per evitare problemi costruttivi attribuibili a una non attenta progettazione.

Identicamente è necessario che la posa in opera dei blocchi, nei riguardi dell’acustica, come accennato sia la più precisa possibile.

Oggi, in edilizia si tende a posare un unico blocco di laterizio che contenga caratteristiche e performance sia acustiche che termiche; anche l’aumento degli spessori degli intonaci aiuta molto a migliorare le prestazioni acustiche perché aumenta la massa della parete in quanto appesantisce lo strato murario.

L’ideale è un unico blocco che, semplicemente intonacato, possa misurare un potere fonoisolante Rw pari a 58 dB, con appena 25 cm di spessore, ottimizzando al massimo la superficie utile tra due o più unità immobiliari attigue.

Dal punto di vista termico, in osservanza ai valori dei parametri richiesti dalla Legge 90/2013 concernente la materia delle prestazioni energetiche, le case produttrici di laterizi sono impegnate con lo spessore di 25 cm del blocco (a dire il vero i blocchi possono essere posti anche sullo spessore 30 cm), a realizzare una trasmittanza termica tra che tra due o più unità immobiliari sia inferiore a 0,80 W/mqk. L’abbinamento tra le prestazioni acustiche e prestazioni termiche di fatto ha limitato la necessità della costruzione di pareti a doppio strato di muratura con camera d’aria tra essi, riducendo il lavoro a un’unica semplice posa.

Purtroppo per i rumori a forte impatto la massa non è importante: perciò è bisogna procedere alla de-solidarizzazione della parete con l’uso di membrane bituminose tra il solaio e primo corso dei blocchi per limitare al massimo la trasmissione laterale del rumore.

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