La storia del pomodoro e il suo utilizzo nella cucina italiana
La pianta del pomodoro viene coltivata nel mondo intero, è una pianta originaria del Sud America e appartiene alla famiglia delle Solanacee.
I frutti della pianta sono appunto i pomodori che in natura variano per colore, forma e dimensione in funzione della varietà coltivata. Ad esempio i pomodori San Marzano sono tra i più conosciuti e si caratterizzano per il colore rosso intenso, sinonimo di maturità nella stagione estiva che è tempo di raccolta e di lavorazione del prodotto. In realtà oggigiorno con la globalizzazione è possibile trovare i pomodori in qualunque stagione.
La storia del pomodoro
Il pomodoro è diventato il re della cucina italiana, la sua consistenza morbida ma non cedevole, il suo sapore vellutato e acidulo, il suo profumo di orto che riporta la mente a bagliori estivi con ricordi del gusto del frutto strappato alla pianta solo per assaggiarlo, ne decretano l’insostituibilità nel gotha della salsa di pomodoro che venne introdotta nella cucina italiana agli inizi del 1700.
La salsa inizialmente fu chiamata “spagnola” ma in realtà non era altro che il pomodoro affettato con l’aggiunta di peperoncino.
Successivamente venne introdotta la produzione del cosiddetto “sugo semplice di pomodoro” in effetti è un’invenzione della cucina tradizionale italiana. Infatti, il sugo al pomodoro come lo conosciamo oggi, è diventato un classico raggiungendo l’apice del gradimento per condire i diversi piatti di portata. Il sugo di pomodoro, più o meno denso, a seconda della sua varietà, si ottiene passando il pomodoro in macchine che lo riducono a una sostanza cremosa con l’aggiunta di qualche fogliolina di basilico.
Il pomodoro all’interno della cucina italiana
All’interno della cucina italiana esistono due diverse metodologie di preparazione del sugo di pomodoro a seconda che ci si riferisca al centro nord o al centro sud; due versioni che hanno a base delle ricette il pomodoro, la differenza consiste nell’aggiunta di ingredienti quali il sedano, la carota e la cipolla precedentemente soffritti e il tutto portato alla giusta cottura, per la tradizione del centro nord; mentre per il centro sud la ricetta prevede la sola aggiunta di aglio ai pomodori interi messi a bollire e con la spremitura del prodotto dopo la cottura.
In ogni casa italiana il sugo di pomodoro è stato preparato od utilizzato in confezioni commerciali e consumato migliaia di volte con le varianti caratteristiche delle cucine regionali. Ogni piatto di pasta al sugo di pomodoro, nelle varie realtà locali, è un piatto semplice da preparare ma comunque un capolavoro.
Il sugo di pomodoro altresì si sposa benissimo anche con altri ingredienti. ad esempio unito alla nduja calabrese ne esce un condimento gustoso oltre che piccante, profumato e che sta bene su qualunque tipo e formato di pasta ed è delizioso assaggiare il sugo ancora caldo su una fetta di pane fresco……… provare per credere.
I pomodori sono per il 94% costituiti da acqua e da un contenuto di grassi irrisorio; l’apporto calorico è solamente pari a 18 Kcal per ogni 100 grammi di prodotto.
I nutrienti
I pomodori contengono numerosi nutrienti quali potassio, fosforo, vitamina C, vitamina K e folati, che hanno funzione protettiva per l’organismo umano, infatti riducono la pressione arteriosa, hanno potere digestivo, stimolano la diuresi, aiutano la salute delle ossa, contrastano i crampi muscolari. Il colore rosso è dovuto al licopene, un antiossidante e antinfiammatorio naturale che insieme alla luteina e alla zeaxantina protegge l’organismo umano dall’invecchiamento cellulare e dai tumori.
Per questi motivi il pomodoro ed i suoi derivati hanno un posto di rilievo nella dieta mediterranea che rappresenta uno stile di vita sano ed equilibrato ed aiuta l’organismo nella prevenzione di malattie.
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